04/06/2025 VENEZIA – Per il crollo dell’albero a Piazzale Roma, la Procura di Venezia aperta un’inchiesta per lesioni colpose gravi, al momento a carico di ignoti. Al centro delle indagini la catena di controlli e manutenzioni del verde pubblico. Ancora ricoverata in rianimazione a Mestre la ferita più grave. || Il crollo del leccio che ha provocato 12 feriti a Piazzale Roma poteva essere evitato o è avvenuto per un motivo fortuito e imprevedibile? Ruota attorno a questo interrogativo il fascicolo d’inchiesta contro ignoti, aperto dalla Procura di Venezia con l’ipotesi di reato di lesioni colpose gravi.Attraverso le indagini della Polizia Locale, i magistrati intendono fare chiarezza sulla catena di controlli e manutenzione del verde pubblico a Venezia. In particolare se l’albero fosse stato o meno oggetto di verifica tre giorni prima del crollo. Albero che intanto rimane lì, sottoposto a sequestro giudiziario, e provvisorio monumento alla memoria di un evento fatto che ha profondamente scosso la città. Le due ferite più gravi restano ricoverate a Mestre, una ancora in terapia intensiva. Accanto all’inchiesta della magistratura c’è anche un dibattito di carattere politico e amministrativo che si sta sviluppando a Ca’ Farsetti, per il quale il Partito Democratico chiede al Comune di fare chiarezza.Ma come sia la situazione lo si chiede anche per altro verde pubblico in territorio comunale, dove oramai si sta iniziando a guardare agli alberi domandandosi il loro stato di salute. – Intervistati EDGARDO CONTATO (DIRETTORE GENERALE ULSS 3 SERENISSIMA), MONICA SAMBO (SEGRETARIA PARTITO DEMOCRATICO VENEZIA) (Servizio di Filippo Fois)


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