02/06/2025 TREVISO – Zona Rossa, le opposizioni incalzano: «Non serve a nulla se non si danno strumenti alle forze dell’ordine». Intanto il capogruppo della Lega a Ca’ Sugana, lancia frecciate agli alleati: «Noi aperti al dialogo, Fdi suoni il campanello al Ministro Nordio, espressione del loro stesso partito» || Chiaro e netto, il consigliere si fa portavoce di quello che è un pensiero comune tra le opposizioni, entrano a gamba tesa tra i compagni di squadra che, sin da prima del via alla sua istituzione, hanno fatto della zona rossa, il loro terreno di scontro. Pareva, infatti, che la tanto attesa area supersorvegliata del quadrante di via Roma dovesse essere la soluzione ai dissidi interni tra Lega e Fratelli d’Italia, invece è diventata l’ennesimo punto di distanza tra gli alleati, con il consigliere Acampora che aveva espresso la volontà estenderla e cambiarle nome. E se il sindaco Conte richiederà una verifica di maggioranza, il capogruppo del Caroccio di Treviso mette in chiaro alcuni aspetti. Alleati, che per quanto si tenti a risanare i rapporti, sembra non esserci punto d’incontro. Lapidario Schiavon sulla zona rossa: bene, ma basta utilizzarla come pretesto. Le opposioni, intanto, incalzano, I’episodio di via Collalto è una testimonianza, la zona rossa non basta, serve dare risorse alle forze dell’ordine. – Intervistati MARCO ZABAI (Consigliere Partito Democratico Treviso), CHRISTIAN SCHIAVON (CAPOGRUPPO LEGA TREVISO ) (Servizio di Edy Caliman)
Questo contenuto audiovisivo è di proprietà esclusiva di Medianordest. È vietato l’utilizzo, la distribuzione, la riproduzione, o qualsiasi altra forma di elaborazione o condivisione del materiale senza previa autorizzazione scritta da parte di Medianordest.