30/05/2025 BELLUNO – Simonetta Buttignon è fuori dalla giunta De Pellegrin e il sindaco è pronto a firmare il decreto di nomina della o del successore e probabilmente a ridistribuire le deleghe. Nel pomeriggio a Palazzo Rosso la riunione del consiglio comunale, con le solite polemiche ma senza l’atteso annuncio. || Ormai è deciso. Il sindaco De Pellegrin ha scelto di ritirare le deleghe all’assessora Simonetta Buttignon. E’ lei la vittima sacrificale del famoso “tagliando” alla giunta annunciato tre anni fa dal sindaco al Patto per Belluno, pur se il Patto chiedeva di rimuovere senza se e senza ma l’assessore Roccon, sollecitazione riproposta fino alle scorse settimane, specie dopo il caso “algerini sul Nevegal” che ha avuto effetto deflagrante e i cui atti – ha detto il primo cittadino sono stati trasmessi alla Procura. In aula il sindaco l’ha ribadito rispondendo alle interrogazioni di opposizione, Patto e Forza Italia: “Franco Roccon non è in discussione”. Buttignon non ha ancora ricevuto la comunicazione ufficiale nè il sindaco ha emanato il decreto di nomina della nuova componente di giunta che assumerà – tra le altre – la delega al bilancio oggi in capo all’assessore e vice sindaco Paolo Gamba. “Sono servita a dare una vernice di trasversalità alla lista civica del sindaco. Adesso sono i partiti che dettano la linea” si fa sfuggire Simonetta Buttignon che annuncia di raccontare la sua verità – senza astio nè polemica – quando riceverà l’atto del sindaco. L’assenza di Buttignon al tavolo della giunta nell’emiciclo di Palazzo Rosso è stato comunque eloquente in un pomeriggio che, come sempre, non ha risparmiato lanci di accuse da una parte all’altra. Financo durante la presentazione della petizione per lo skate park, 420 firme, uno stanziamento di 150 mila euro nella recente variazione di bilancio, l’impegno delle assessore De Kunovich e Olivotto a costruire un progetto participato con i giovani, alcuni presenti in aula. Durante la presentazione della petizione, i capigruppo di maggioranza di Belluno al Centro, Fratelli d’Italia e Lega sono usciti dall’aula decisi a dare un segnale chiaro al capofrazione Daniele reo, a loro dire, di non aver usato un linguaggio rispettoso nei confronti del sindaco, sia durante gli incontri che in rete. – Intervistati LUIGI FILIPPO DANIELE (RELATORE PETIZIONE SKATE PARK), SIMONE MONTICOLO, LUAN CARLOS BARBIERI (Servizio di Tiziana Bolognani)


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