29/05/2025 SAN BIAGIO DI CALLALTA – “Serve una vera cultura della sicurezza sul lavoro”, dopo l’ennesima tragedia sindacati e amministrazioni comunali chiedono alle istituzioni di fare di più per fermare questo “bollettino di guerra”. In Veneto nell’ultimo anno gli incidenti mortali sul lavoro sono triplicati. || Tra poco sarebbe andato in pensione Muhammed Memishoski, tra poco più di un mese avrebbe compiuto 64 anni e probabilmente già pregustava la nuova vita da dedicare ai nipoti e al volontariato. Così non sarà, è morto precipitando dal tetto di un capannone a Fagarè di San Biagio di Callalta. Lavoratore esperto, lo descrive chi lo conosceva, iscritto alla Filca Cisl come diversi altri suoi parenti, impiegati nell’azienda di famiglia. E nello stringersi ai familiari il sindacato esprime grande preocccupazione. “Non si può continuare con questa scia di sangue: quello di oggi è l’ennesimo infortunio mortale sul lavoro che vede come causa una caduta dall’alto – scrive Francesco Orru’ segretario della Cisl Belluno Treviso – Serve incentivare la formazione in materia e realizzare una vera cultura della sicurezza. – Intervistati MARCO POTENTE (SEGRETARIO GENERALE FILCA CISL TREVISO BELLUNO), VALENTINA PILLON (SINDACA SAN BIAGIO DI CALLALTA), PAOLA MORO (SINDACA MONASTIER) (Servizio di Marta Marangon)
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