29/05/2025 BASSANO DEL GRAPPA – Quarant’anni fa la tragedia dell’Heysel, nella quale persero la vita 39 persone. Fra di loro anche due bassanesi, mentre un terzo si è salvato per miracolo. Ecco la sua storia || Sta tutta qui, in queste poche parole, la spaventosa semplicità della tragedia dell’Heysel. Quarant’anni fa il mondo ha scoperto che si poteva morire allo stadio, aspettando il fischio d’inizio della finale di Coppa dei Campioni. A scegliere chi è morto e chi è sopravvissuto è stato il fato, o il caso. E mentre il signor Danilo Tassotti di Bassano si è salvato, i suoi concittadini Mario Ronchi e Amedeo Spolaore non sono mai tornati da quello stadio maledetto. L’esperienza ha segnato in modo indelebile il signor Tassotti, che da quel giorno non ha mai più messo piede in uno stadio. Tutto questo e molto altro ancora entra nelle celebrazioni organizzate dal Comune di Bassano perché l’Heysel non venga dimenticato, con una mostra fotografica nella loggetta che coinvolgerà le scuole e un evento con i calciatori che erano in campo quella sera maledetta. – Intervistati DANILO TASSOTTI (Sopravvissuto dell’Heysel) (Servizio di Ferdinando Garavello)
Questo contenuto audiovisivo è di proprietà esclusiva di Medianordest. È vietato l’utilizzo, la distribuzione, la riproduzione, o qualsiasi altra forma di elaborazione o condivisione del materiale senza previa autorizzazione scritta da parte di Medianordest.