27/05/2025 TREVISO – Boom di cassa integrazione straordinaria nella Marca nei primi tre mesi di quest’anno. L’allarme della Cgil: «Alcune crisi aziendali si sono consolidate. Bisogna investire nel territorio» || Nel primo trimestre 2025 diminuisce la richiesta di cig ordinaria sia in industria che in edilizia, rispetto allo stesso periodo del 2024 con un calo, per quanto riguarda il primo settore di poco meno di 400 mila ore, pari ad un -10%, un trend che si rispecchia nella gran parte dei comparti dell’industria fatto salvo per alcuni tra cui il metallurgico e tessile, e a sorpresa il settore degli alimentari. Ma sono i dati sulle richieste di cassa integrazione straordinaria nella provincia di Treviso a preoccupare: la cig legata a crisi e ristrutturazioni aziendali in diversi settori dall’industria all’edilizia al commercio nel primo trimestre di quest’anno è aumentata di oltre 294mila ore rispetto ai primi tre mesi del 2024, mentre la cassa integrazione straordinaria di solidarietà ha subito, per il solo comparto industriale, un incremento di oltre 848mila ore, complessivamente la cig straordinaria è cresciuta di 1 milione 136 mila 904 ore. Un quadro sicuramente condizionato dalle crisi internazionali e dalle incertezze legate ai dazi, ma che per la Cgil ha origini lontane. Questo comporta una trasformazione del mercato del lavoro sempre più precario che non consente alle nuove generazioni di acquisire quelle conoscenze e competenze che caratterizzano il nostro tessuto manifatturiero che il sindacato teme possa scomparire se non ci sarà un cambio di marcia – Intervistati MAURO VISENTIN (Segretario Generale Cgil Treviso) (Servizio di Francesca Bozza)
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