27/05/2025 PIEVE DEL GRAPPA – La ricerca d’archivio ha restituito una scoperta storica straordinaria: Antonio Canova aveva un quarto fratellastro, Iseppo. Terziario francescano, l’uomo nato a Crespano morì a Padova nel convento di San Francesco Grande. || “Addì 3 settembre 1763, Iseppo figlio di Francesco Sartori e Angela figlia di Giovanni Zardo nato ieri sera…” – ecco il documento che restituisce da antiche carte, grazie a una ricerca certosina dello studioso di archivistica Federico Piscopo, la certezza dell’esistenza di un quarto fratellastro, il primogenito per discendenza, per il celebre scultore Antonio Canova. Iseppo, poi fra Giuseppe, nato a Crespano nel 1763 e morto a Padova di “febbre maligna” nel convento di San Francesco Grande nel 1797, era il primogenito di Francesco Sartori che aveva sposato Angela, la madre di Antonio Canova che era rimasta vedova. Un legame che non si è mai dissolto quello tra lo scultore e la madre Angela, nonostante dopo la morte del padre fosse cresciuto con il nonno, testimoniato dall’affetto verso le sorellastre Elisabetta e Maria e del ben noto abate Giovanni Battista Sartori, di cui lo sculture sostenne gli studi accogliendolo poi nella casa romana. Dell’abate Sartori ricorrono nel 2025 i 250 anni dalla nascita che saranno ricordati in una mostra che sarà ospitata a Palazzo Reale di Crespano di Pieve del Grappa il prossimo autunno. Una scoperta che testimonia il legame tra lo scultore di Amore e Psiche e l’intero territorio pedemontano. Una figura quella di Iseppo che – ha spiegato il sindaco di Pieve del Grappa Annalisa Rampin – “rappresenta un valore identitario che ci permette di riconoscere nella nostra storia locale i semi di una vicenda umana e spirituale che merita di essere conosciuta”. (Servizio di Chiara Gaiani)

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