27/05/2025 MARGHERA – Oltre duemila persone hanno dato l’ultimo saluto, questa mattina nella chiesa di Malcontenta, ad Anna Chiti, la 17enne morta nell’incidente sul catamarano. Tante le lettere strazianti, lette dall’altare. Il papà: ero il tuo supereroe, il dolore mi ha sconfitto. || Tra le lacrime, papà Umberto ha dato cosi il suo saluto ad Anna Chiti, morta 10 giorni fa, a 17 anni, nel tragico incidente sul catamarano. A salire sull’altare della chiesa di Malcontenta nel giorno del funerale, è stato poi il turno di mamma Lyudmyla, e prima di loro della gemella Giulia. Prima dei familiari e della funzione, anche amici e amiche hanno voluto dare il loro personale saluto ad Anna, una ragazza che tutti ricordano come solare, allegra, amante del mare. In chiesa e sul piazzale, almeno duemila persone, soprattutto giovani, amici di Anna. Sulla bara bianca, calle blu a simboleggiare il colore del mare, rose bianche e girasoli. All’arrivo, poco prima delle 10, oltre i familiari, i compagni dell’istituto Nautico e la disperazione del padre tra le note di “Ovunque sarai” di Irama.Poco prima, gli uomini dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia hanno accolto la bara con il fischio del Nostromo che si riserva alle autorità di Stato e ai marinai venuti a mancare. In chiesa il sindaco Brugnaro, che ha abbracciato commosso il papà di Anna, il presidente dell’Autorità portuale, di Blasio, il sindaco di Mira Dori e altri rappresentanti istituzionali. All’uscita, tra le note di “American dream”, il lancio dei palloncini bianchi e azzurri, gli applausi, e le lacrime, della mamma distrutta che insieme al resto della famiglia ha accompagnato Anna verso il cimitero. (Servizio di Ilaria Marchiori)
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