27/05/2025 VENEZIA – Dopo la morte della curatrice lo scorso 10 maggio, la mostra proseguirà il percorso che lei stessa aveva tracciato. La decisione dei vertici della Biennale insieme alla famiglia. || Un appuntamento che Koyo Kouoh, direttrice della 61 Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia in programma nel 2026, non riuscirà a mantenere per un tragico destino che, lo scorso 10 maggio, a causa di una malattia fulminante, l’ha portata via. Con un gesto coraggioso e senza precedenti, la Biennale di Venezia, guidata da Pietrangelo Buttafuoco, ha annunciato, con una scelta dirompente, in accordo con la famiglia di Koyo di realizzare la mostra da lei pensata. Un annuncio sottolineato da applausi scroscianti e da profonda commozione nella sala delle Colonne a Ca’ Giustinian.Koyo Kouoh ha lavorato intensamente dall’ottobre 2024 fino ai primi di maggio, pochi giorni fa alla realizzazione della mostra che avrà il titolo e il contenuto da lei pensato “In minor Keys” “in tono minore”. La mostra sarà inaugurata il 9 maggio 2026 fino al 22 novembre. I contenuti saranno annunciati il 25 febbraio del prossimo anno. A tracciarne la strada saranno Koyo”dall’altrove” come lo ha indicato il presidente Buttafuoco, con la Biennale e il team di curatori e collaboratori da lei stessa scelti. L’arte spalanca le porte all’eterno. – Intervistati CRISTIANA COSTANZO (RESPONSABILE UFFICIO STAMPA ARTI VISIVE BIENNALE DI VENEZIA ), PIETRANGELO BUTTAFUOCO (PRESIDENTE BIENNALE DI VENEZIA) (Servizio di Lorenzo Mayer)
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