26/05/2025 VENEZIA – Un patentino che certifica la conoscenza della lingua italiana per aprire un’attività a Venezia. La proposta dell’assessore al commercio Sebastiano Costalonga di fronte al proliferare di negozi di stranieri con poca dimestichezza dell’italiano. || Chi ha un minimo di conoscenza di Venezia lo sa: dalla grossa catena di hotel di lusso al ristorante anche in zone pregiate come piazza San Marco, dal bar di poche pretese al negozio di souvenir: almeno mezza città è diventata di proprietà straniera.Per l’assessore al commercio Sebastiano Costalonga, che si è già appuntato sul petto la delibera anti-paccottiglia; quello del personale di un negozio o di un locale che oramai presenta persino forti difficoltà a intavolare una conversazione di base in italiano è un altro problema da risolvere.La scarsa comprensione della lingua a volte ha dato l’impressione di fornire il pretesto per non seguire i regolamenti comunali del commercio.Da qui l’idea di un documento, un patentino che certifichi anche la conoscenza della lingua italiana.Il blitz della Polizia Locale nei negozi di Ruga degli Oresi, ai piedi del Ponte di Rialto ha portato ad una raffica di multe: su 30 negozi controllati ne sono stati sanzionati 29. Anche per il modo in cui è accatastata la merce nel lato che da sul sotoportego.Proprio per rendere effettivo il peso di sanzioni che sommate possono portare al ritiro della licenza e alla chiusura definitiva dell’attività, c’è un’altra innovazione. – Intervistati SEBASTIANO COSTALONGA (ASSESSORE AL COMMERCIO VENEZIA) (Servizio di Filippo Fois)
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