24/05/2025 VENEZIA – Il delitto del tabaccaio di Jesolo. Braccio di ferro in Tribunale a Venezia per i domiciliari a Shehu, da giorni trasferito dalla Laguna in carcere a Vicenza || Lunedì Shehu, in carcere a Vicenza da giorni perché trasferito da Venezia a causa del sovraffollamento, riceverà la visita del suo avvocato difensore. Diversi i punti delle motivazioni depositate in settimana dal Tribunale del Riesame, con cui ha rigettato la richiesta di scarcerazione, che non convincono la difesa. Sarebbe nulla, secondo l’avvocato Mauro Serpico, la confessione dell’omicidio del tabaccaio di Jesolo Roberto Basso fornita in lacrime davanti ai carabinieri dal suo assistito Leonard Shehu lo scorso marzo al momento dell’arresto. Dichiarazioni che sarebbero state fornite dal presunto assassino in caserma senza la presenza del suo legale, ragione per la quale, non sarebbero valide: in quanto con cosiddetti “vizi formali”, sempre stando al suo difensore. Di parere opposto il Tribunale del Riesame. Ritiene sulla base di un orientamento della Cassazione che tale confessione sarebbe invece stata resa spontaneamente e quindi utilizzabile perché non contestata, insieme ad altre ammissioni. Ma l’avvocato Serpico, della difesa, prosegue nella sua arringa. Sostiene di come sempre il Riesame a gennaio gli avesse dato ragione sostenendo che le dichiarazioni fornite, sempre in caserma, a inizio anno da Shehu quando ancora non risultava iscritto nel registro degli indagati erano nulle in quanto fornite in assenza delle garanzie di legge. – Intervistati MAURO SERPICO (DIFENSORE LEONARD SHEHU) (Servizio di Annamaria Parisi)


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