22/05/2025 PADOVA – Sentenza della Corte Costituzionale riconosce come genitori entrambe le mamme dei bambini nati con procreazione medicalmente assistita. Il caso aveva visto protagonista anche Padova, dove erano stati registrati dei bimbi figli di due mamme: i loro certificati di nascita erano stati impugnati dalla Procura. || La gioia delle famiglie arcobaleno dopo la sentenza della Consulta che definisce incostituzionale il divieto per la madre intenzionale di riconoscere come proprio il figlio nato in Italia da procreazione medicalmente assistita legittimamente praticata all’estero. Valentina Bagnara portavoce delle famigie arcobaleno del Veneto insieme alla moglie Daniela è stata al centro di questa vicenda, la loro figlia di appena 3 anni è una di quelle bambine registrate all’anagrafe di Padova dal sindaco Sergio Giordani. Secondo la Consulta il mancato riconoscimento fin dalla nascita dello stato di figlio di entrambi i genitori lede il diritto all’identità personale del minore e pregiudica l’effettività del suo “diritto di essere mantenuto, educato, istruito e assistito moralmente dai genitori e il suo diritto a mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno dei genitori”.Da due anni a questa parte tante altre coppie di mamme come Valentina e Daniela hanno vissuto la paura e la preoccupazione di veder cancellato il cognome della mamma intenzionale dal certificato di nascita dei figlie e le figlie nate attraverso un percorso di procreazione medicalmente assistita, un percorso, affrontato come ricorda Valentina, da entrambe le mamme, biologica e intenzionale. – Intervistati VALENTINA BAGNARA (Referente Famiglie Arcobaleno Veneto) (Servizio di Valentina Visentin)
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