09/05/2025 TREVISO – Nella Marca Trevigiana è boom di reati informatici contro le imprese.Sei denunce su dieci delle aziende della provincia sono per attacchi di cybercriminalità. || Il 58,8% delle denunce presentate dalle aziende trevigiane riguarda reati informatici. In pratica sei reati su dieci ai danni delle imprese sono condotti attraverso internet. La cybercriminalità rappresenta ormai il pericolo numero uno, il canale preferenziale utilizzato dai malviventi. Confartigianato Imprese Marca Trevigiana ha reso noto che nel 2023 le aziende della provincia hanno presentato 8mila denunce per un campionario che comprende furti, rapine, estorsioni, contraffazione e violazione della proprietà intellettuale, ricettazione, riciclaggio, usura e danneggiamenti. Il dato generale è in crescita del 2,3%, ma niente cresce tanto quanto i reati informatici e la consapevolezza delle aziende di doversi difendere.Le persone sono l’anello debole dall’interno di un’azienda per cui la loro formazione, compresa la silmulazione di subire un hakeraggio, sta diventando basilare. Se una connessione internet rappresenta una finestra aperta sul mondo e se il mondo chiede continuamente di essere connessi in rete, si può capire quanto il rischio sia alto in un contesto in cui il pericolo può arrivare da ovunque. – Intervistati DOMENICO BALDASSO (PRESIDENTE COMUNITA’ ICT CONFARTIGIANATO) (Servizio di Filippo Fois)
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