06/05/2025 VENEZIA – Grandi risultati raggiunti nel 2024 dai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Venezia nell’ambito della salvaguardia del patrimonio artistico e archeologico. || In collaborazione con Soprintendenze e musei, i carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Venezia hanno recuperato 1.023 beni culturali per un valore complessivo stimato di oltre un milione di euro. Parallelamente, sono stati sequestrati 42 oggetti d’arte contraffatti, tra cui 38 riferibili al settore contemporaneo e 4 di antiquariato, che, se immessi sul mercato come autentici, avrebbero generato un valore di circa 111 milioni di euro. Il bilancio evidenzia anche un aumento delle denunce: 111 persone segnalate all’autorità giudiziaria per reati contro il patrimonio culturale, rispetto alle 81 dello scorso anno.Crescono in particolare i casi di danneggiamento a beni culturali (da 9 a 18), i reati contro il paesaggio (da 47 a 51) e le denunce per falsificazione di opere d’arte (da 2 a 15). L’attività preventiva ha visto un’intensificazione dei controlli: sono aumentate le ispezioni a siti archeologici, aree soggette a vincoli monumentali o paesaggistici, esercizi commerciali del settore e fiere antiquarie. Diverse indagini si sono concluse con la restituzione di opere a enti pubblici, istituzioni religiose e privati legittimi proprietari. Come la testa in marmo raffigurante la dea Diana consegnata lo scorso novembre ai Musei archeologici nazionali di Venezia e della Laguna, o la pala d’altare, la “Madonna del Carmelo” di Bartolomeo Litterini restituita alla Chiesa trevigiana di San Francesco, a 48 anni dal furto (Servizio di Ilaria Marchiori)
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