06/05/2025 VENEZIA – Rileggere la storia di Venezia attraverso le migliaia di graffiti lasciati, lungo secoli di storia, sulle sue mura da migliaia di persone comuni. E’ il progetto “Urbs Scripta” che celebrerà a metà mese anche un festival. || La frase “se questi muri potessero parlare” diventa reale a Venezia, dove i muri parlano davvero: e lo fanno attraverso le voci, anzi le scritte lasciate lungo i secoli – a volte anche sui monumenti – da migliaia di persone. Graffiti sopravvissuti fino a noi per offrirci una nuova preziosa visione storica della città.A Venezia, in cinque anni di ricerche, lo scrittore Alberto Toso Fei e la storica Desi Marangon hanno mappato oltre 6mila graffiti: un patrimonio storico – spesso inedito – talmente ampio e interessante da farne nascere persino un festival giunto dal 14 al 19 maggio alla sua terza edizione: “Urbs Scripta”. Negli antichi graffiti di Venezia, le vicende personali possono spesso intrecciarsi a vicende di carattere pubblico. – Intervistati DESI MARANGON (STORICA), ALBERTO TOSO FEI (SCRITTORE), ERMELINDA DAMIANO (PRESIDENTE CONSIGLIO COMUNALE VENEZIA) (Servizio di Filippo Fois)
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