03/05/2025 VENEZIA – Sedicesimo giorno consecutivo di Contributo d’Accesso a Venezia. Ma non tutti sono d’accordo. Sfruttando le possibilità offerte dal regolamento comunale Marco Rosa Salva produce senza sosta esenzioni dal pagamento del ticket. || Marco Rosa Salva non è solo un residente a Venezia contrario al “contributo d’accesso”: è tra quei residenti che hanno deciso di esprimere il proprio dissenso in maniera attiva, sfruttando una possiblità offerta dallo stesso regolamento deciso dal Comune.Tra le varie esenzioni al ticket, c’è infatti anche quella a favore di chi si reca in visita ad un residente in città. Il residente, secondo le modalità operative stabilite, deve emettere una sorta di invito: un codice “amico”. E a questo punto che Marco Rosa Salva ha deciso di diventare un generatore di codici di esenzione.Con un costo del biglietto che varia dai 5 ai 10 euro, gli introiti del contributo d’accesso, comprese le prenotazioni, avrebbero già abbondantemente superato il milione di euro. Chi lo critica lo fa sulla base di due considerazioni: la prima – concettuale – è che non è giusto far pagare l’ingresso in un luogo pubblico, anzi un itera città, trasformandola di fatto in un museo o in un parco a tema; la seconda – più pratica – è che se il provvedimento era nato per limitare i turisti, numeri alla mano ha fallito. – Intervistati MARCO ROSA SALVA (Servizio di Filippo Fois)


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