03/05/2025 BELLUNO – A Palazzo Crepadona tavola rotonda sul cosiddetto “daspo urbano”. All’iniziativa voluta dal questore di Belluno hanno partecipato i rappresentanti dei Comuni e delle polizie locali. || Un’occasione di condivisione e di confronto per una corretta e uniforme applicazione dei nuovi istituti in tema di sicurezza urbana e integrata. Due ore di lezione per amministratori e rappresentanti delle polizie locali dei comuni della provincia riuniti dal questore di Belluno a Palazzo Crepadona. Stabilisce la legge che dopo la segnalazione dai territori sia il questore, valutando la pericolosità sociale dell’individuo che si sia reso responsabile di azioni al di fuori della legalità, ad emettere di divieto di ritorno nel luogo in cui è stato commesso il fatto per la duranta fino a 2 anni. Un’interazione fondamentale fra ente pubblico e polizia di stato finalizzata alla prevenzione.Diversa la questione dell’istituzione delle cosiddette “zone rosse”. A Belluno è in fase di sottoscrizione con la Prefettura e ora al vaglio del Viminale, un patto che riguarda il divieto di stazionamento pur se aree off limit non sono ancora state individuate.”La sicurezza è garanzia di libertà dei cittadini” ha detto in apertura l’assessore Raffaele Addamiano. Alla tavola rotonda sono intervenute Cristina Rizzo e Patrizia D’Alberto, rispettivamente dirigente della squadra mobile e responsabile delle misure di prevenzione della divisione anticrimine della Questura di Belluno. – Intervistati ROBERTO DELLA ROCCA (QUESTORE DI BELLUNO) (Servizio di Tiziana Bolognani)
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