01/05/2025 TREVISO – Ci sono la sicurezza sul lavoro e la lotta al precariato tra le priorità portate in piazza da Cgil, Cisl e Uil in occasione del 1° Maggio a Treviso.Aumento degli stipendi e rinnovo dei contratti nazionali tra le altre rivendicazioni espresse unitariamente dai sindacati. || Nato più di un secolo e mezzo fa durante la travagliata lotta per la conquista delle otto ore lavorative in Nord America, il 1° Maggio fu dichiarata per la prima volta “Festa Internazionale dei Lavoratori” a Parigi nel 1889. In Italia, si cominciò a celebrarla quasi subito, ma si dovette attendere il secondo dopoguerra mondiale perché fosse inserita stabilmente tra le festività nazionali. Da allora il 1° Maggio si è sempre dovuto confrontare con i problemi dettati di volta in volta dall’attualità. Un’attualità che, in Italia come nella Marca Trevigiana, deve però ancora una volta chiedere innanzitutto sicurezza sul lavoro.Salute e sicurezza sono le due parole d’ordine fondamentali scandite a gran voce da Cgil, Cisl e Uil, anche a Treviso nel 2025.L’attualità del 1°Maggio si inserisce anche nel dibattito su quale forma debba assumere la nostra economia e la nostra organizzazione del lavoro per reggere le sfide che pone un mondo in rapidissima evoluzione geopolitica, scosso dallo spettro dei dazi e attraversato da una frenetica corsa tecnologica.La partecipazione cui i lavoratori vengono chiamati dai sindacati, non si esaurisce con la celebrazione di una ricorrenza, ma col rinnovo di un impegno costante e a più livellli a salvaguardia dell’occupazione e dello sviluppo. – Intervistati MAURO VISENTIN (SEGRETARIO GENERALE CGIL TREVISO), FRANCESCO ORRU’ (SEGRETARIO GENERALE CISL TREVISO) (Servizio di Filippo Fois)
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