30/04/2025 VENEZIA – Mattinata di intensa commozione a Venezia per Gino Cecchettin che ha incontrato, prima gli studenti poi la città, raccontandosi a cuore aperto. Circa un migliaio le persone coinvolte. || “Ammiro le persone che sono capaci di perdonare. Nel mio caso, ci sto pensando e non so cosa questo percorso porterà in futuro”. Con queste parole, pronunciate davanti a una platea di studenti veneziani, Gino Cecchettin non ha escluso, in futuro, di poter arrivare anche al perdono di Filippo Turetta, l’assassino di sua figlia Giulia. L’occasione è stata una mattinata a Venezia scandita da tre incontri, al “Cavanis” dove ha trovato ad accoglierlo circa 250 ragazzi e ragazze, poi al liceo classico “Marco Polo” dove si sono riuniti circa 650 studenti con i loro insegnanti. Terzo appuntamento quello al museo della musica, nella chiesa di San Vidal, paradossalmente il meno partecipato dei tre appuntamenti e senza alcuna autorità. Comunque l’iniziativa, in una giornata lavorativa, alla vigilia di un lungo ponte, ha coinvolto, complessivamente, quasi un migliaio di partecipanti. Numeri da record per il centro storico di Venezia e conferma di come la proposta, lanciata e organizzata con cura, dallo psicologo Giuseppe Baldan con la sua associazione sportiva dilettantistica Club Delfino, con sede a Dorsoduro nella palestra delle Zattere, abbia in realtà centrato il bersaglio con grande successo. – Intervistati GINO CECCHETTIN (PAPA’ DI GIULIA), GIUSEPPE BALDAN (PSICOLOGO) (Servizio di Lorenzo Mayer)


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