26/04/2025 TREVISO – Minacciato e picchiato da due magrebini. La vittima denuncia gli aggressori, ma la Questura gli chiude il locale per 7 giorni. Ai due aguzzini il divieto di accesso nella aree urbane. Rabbia in città || Sulla vetrata del Istanbul city campeggia questo provvedimento emesso dalla questura di Treviso. Il titolare Halil Meral vittima di aggressioni da parte di alcuni magrebini si è visto chiudere il locale per ben 7 giorni. Ai due aguzzini invece è stato notificato il divieto di accesso alle aree urbane, in particolare in via Roma, pena l’arresto. Ma chi ha pagato maggiormente è proprio la vittima, minacciata di morte e picchiata con il coccio di una bottiglia. Non solo i due magrebini più volte gli hanno mostrato un coltello passando davanti al locale ed hanno anche picchiato il figlioletto di appena 20 mesi. Tutto denunciato dal titolare del locale alle forze dell’ordine. Una misura che sta già facendo discutere in città. Il provvedimento si legge in una nota della questura è stato adottato a seguito di molteplici controlli effettuati dai poliziotti delle Volanti della Questura nel corso degli ultimi mesi, e dai quali è emersa l’assidua frequentazione da parte di soggetti dediti ad attività illecite. Il locale, inoltre, è stato teatro, nel corso delle ultime settimane, di diversi episodi delittuosi, con condotte di minaccia, violenza e aggressioni che hanno coinvolto gruppi di persone di diverse etnie, compresi i gestori e dipendenti del locale stesso. Incredulità in città: gli aggressori sono liberi, mentre il locale chiuso. «Quasi un invito a non denunciare più» dicono sdegnati alcuni esercenti. Immediata anche la reazione del presidente di furti in corso Cristian Demma. che ha scritto un post che non lascia nessun dubbio: “Spero, scrive, sia uno scherzo di cattivo gusto. Trovo veramente assurda questa decisione. Sulla vicenda è intervenuta anche la presidente di Fipe Dania Sartorato. Capisco sia la decisione del Questore sia la difficoltà dell’esercente/vittima. Ci sono buchi legislativi che consentono a chi commette reati di reiterarli. Come Fipe assicuriamo il massimo monitoraggio e confronto con le Forze dell’ordine per garantire fiducia ed equità’ ai nost – Intervistati CRISTIAN DEMMA (Pres. Ass. “Furti in corso”) (Servizio di Daniela Sitzia)
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