24/04/2025 TREVISO – Agente di Polizia Penitenziaria aggredito da un detenuto a Santa Bona. E’ accaduto ieri. L’allarme del Sappe: «se non si interviene, a breve sarà necessario l’esercito per gestire le carceri italiane» || «Un’ordinaria giornata trasformatasi in follia» la giornata a cui fa riferimento il segretario Triveneto del Sappe Giovanni Vona è quella vissuta nel carcere Santa Bona di Treviso dove un Assistente capo di Polizia Penitenziaria è stato aggredito da un detenuto italiano con precedenti per droga, una violenza scattata «gratuitamente spiega Vona per una richiesta non soddisfatta. Prima di essere trasferito a Treviso, aveva già aggredito un poliziotto della penitenziaria nel tentativo di togliergli le chiavi». L’agente è stato costretto a recarsi al pronto soccorso del Cà Foncello, per lui una prognosi di 8 giorni. «Episodi ormai quotidiani che, sottolinea il segretario Sappe, riguardano gran parte dei carceri». La richiesta del sindacato alle istituzioni è quella di accelerare i tempi per attuare le misure necessarie a rendere più sicure le condizioni di lavoro degli agenti per i quali si richiedono, tra l’altro, particolari dotazioni come bodycam e taser . Mentre per i detenuti responsabili di episodi di violenza il Sappe propone spazi all’interno delle carceri a loro dedicati. «Il personale di Polizia penitenziaria, conclude Vona, ormai è allo stremo, se le cose non cambiano a breve sarà necessario l’esercito per gestire gli istituti penitenziari» – Intervistati GIOVANNI VONA (Segretario Sappe del Triveneto) (Servizio di Francesca Bozza)


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