17/04/2025 TREVISO – Picchia il figlio con la cinghia per punirlo. 40enne moldavo, cristiano evangelico a processo. Lui si giustifica: «E’ scritto nella Bibbia» || Deve rispondere del reato di abuso dei mezzi di correzione. E’ finito a processo un 40 enne moldavo che avrebbe picchiato più volte, anche con la cinghia il figlio 11 enne. Lui cristiano evangelico ha sempre seguito le massime morali contenute nel Vecchio testamento. Non era la prima volta che colpiva il figlio, forse un po vivace, per castigarlo. Tanto che tra i due coniugi i rapporti erano diventati tesi. L’ultimo episodio ha scatenato la denuncia. Il 28 luglio 2020, il bambino pensa bene di fare uno scherzo in casa: aggiunge del sale nei pasti che la mamma sta per servire in tavola. La donna riscalda il cibo e lo assaggia e si accorge che è tutto immangiabile. Messo alle strette l’11 enne è costretto confessare: ma il padre non la prende bene e lo punisce. «Un castigo ci vuole, lo dice anche la Bibbia» spiega l’uomo. Il ragazzino fa vedere i lividi e le ecchimosi sulla schiena alla sorella maggiore. A quel punto la mamma lo porta in pronto soccorso. Da qui la strada per la denuncia è stata breve. Per i medici la diagnosi è di qualche giorno, ma scatta la segnalazione alle forze dell’ordine e la denuncia presentata dalla donna. Lui avrebbe, detto ai carabinieri la mamma del bambino: legge quotidianamente la Bibbia e pensa di mettere in pratica in maniera letterale quello che è scritto. Ora dovrà spiegarlo anche ad un giudice. Il 40enne è stato ammesso al giudizio abbreviato e il processo è stato aggiornato al prossimo 11 settembre in quanto, negli atti depositati dalla Procura, mancava la relazione dei servizi sociali. (Servizio di Daniela Sitzia)
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