16/04/2025 PIEVE DEL GRAPPA – Omicidio di Bledar Dedja. Il minore all’epoca del fatti accusato di aver pugnalato il 39enne albanese, potrebbe presto essere scarcerato. || Aveva 17 anni quando uccise Bledar Dedja, lasciandolo in un boschetto a Pieve del Grappa. Presto il giovane oggi maggiorenne potrebbe essere scarcerato. Il suo avvocato, Elisa Berton ha reiterato la richiesta di poterlo far accogliere in una comunità. Nessuna opposizione da parte della Procura dei minorenni. Da subito potrebbe iniziare inoltre un percorso di recupero psicologico. Il 16 giugno ci sarà l’udienza e la sentenza. Fra le possibilità quella che il giovane possa accedere alla map, la messa alla prova. Il delitto il 20 gennaio del 2024. Il 39enne albanese seminudo fu trovato senza vita, accoltellato più volte. Poco distante il corpo, la macchina della vittima. Dell’assassino nessuna traccia. Le indagini dei carabinieri avevano poi svelato al verità. A colpire piu volte l’uomo il minore, fuggito dal luogo dell’omicidio, identificato e rintracciato diversi giorni dopo. I due si conoscevano. Quel sabato pomeriggio, si erano incontrati a Paderno del Grappa poi insieme nell’auto della vittima, avevano raggiunto quel boschetto, un luogo appartato, frequentato dalle coppie. Quello che Dedja non sapeva era che il ragazzino era andato armato di un coltello. L’aggressione e le pugnalate mortali sferrate anche alla schiena. Il ragazzo accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione è stato sottoposto anche ad una perizia psichiatrica che ha stabilito che il giovane fosse capace di intendere ma con una capacità di volere scemata. A giugno la sentenza del processo che si svolge con il rito abbreviato. (Servizio di Daniela Sitzia)
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