09/04/2025 ROMA – Si è conclusa sul piano penale, dopo 10 anni, la vicenda processuale per il crac della Banca popolare di Vicenza. Gianni Zonin e’ stato condannato in via definitiva a 3 anni e 5 mesi di reclusione: «Una pena mite. Colpa anche della politica. Resta l’amarezza» il commento del Presidente della Commissione Parlamentare di inchiesta sul sistema bancario, il Senatore vicentino Pierantonio Zanettin || Dopo 10 anni, è stata messa dalla Cassazione la parola fine al maxi processo sul crac della Banca Popolare di Vicenza. Nuovo sconto di pena per l’ex presidente dell’istituto vicentino, Gianni Zonin. Zonin ha ottenuto un ulteriore sconto di pena rispetto al processo d’appello, dove era stato condannato a 3 anni e 11 mesi, e dimezzata rispetto a quella di primo grado. La pena definitiva è dunque di 3 anni e 5 mesi. Per gli altri imputati altri sconti: stessa pena dell’ex presidente all’ex vice dg Andrea Piazzetta. Riduzione di 108 giorni anche per la condanna all’altro ex vice dg, Emanuele Giustini. Per Paolo Marin, altro ex vice della Popolare, lo sconto di pena dovrà essere calcolato dalla Corte d’Appello limitatamente a uno dei capi di imputazione, per non aver commesso il fatto. Da rifare in appello infine il processo del dirigente Massimiliano Pellegrini per cui è stato disposto l’annullamento della sentenza d’appello. Gli imputati, a vario titolo, erano accusati di aggiotaggio, ostacolo agli organismi di vigilanza e falso in prospetto. A commentare la vicenda, il Senatore vicentino e Presidente della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario, finanziario e assicurativo pierantonio Zanettin: «Una pena tutto sommato mite, se pensiamo che, per esempio, Calisto Tanzi per il crac della Parmalat fu condannato a oltre 17 anni di reclusione. Probabilmente i giudici hanno ritenuto che il crac fu dovuto non solo alla mala gestio degli amministratori, ma anche ad altre concause di sistema, inclusi gli errori della politica e delle autorita’ di vigilanza. E’ una tesi che personalmente sostengo da molto tempo anche in sede parlamentare. Rimane l’amarezza per una ferita ancora aperta, che ha segnato in modo tragico e forse irreversibile il Veneto» – Intervistati PIERANTONIO ZANETTIN (Senatore – Forza Italia) (Servizio di Luisa Bertini)
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