07/04/2025 BELLUNO – Fine vita. In provincia di Belluno sono un paio le richieste avanzate da persone malate gravi che vorrebbero si “staccasse la spina”. || E’ un tema delicato quanto spinoso quello del “fine vita”. In assenza di riferimenti normativi – il presidente Zaia lo scorso febbraio ha annunciato che il regolamento per le Ulss sarà approvato entro fine legislatura – si affrontano le situazioni caso per caso. Il ricorso al suicidio medicalmente assistito, in provincia di Belluno è stato richiesto da un paio di pazienti affetti da malattia grave. Il fattore tempo, per chi arriva a maturare questa decisione, ancorché cruciale, viene gestito dall’unità operativa delle cure palliative di Belluno diretta dal dottor Giuseppe Fornasier.Sostiene il dottor Fornasier che è fondamentale la condivisione con il paziente dell’informazione poichè è in grado di canalizzare la decisione del paziente nell’accettazione di un percorso di assistenza diversa ma personalizzata. Che è quanto avviene grazie al prezioso supporto garantito dalle cure palliative. Nel 2024 i pazienti seguiti sono stati 674, di questi più di 400 seguiti a domicilio. Fra i malati, non tutti sono affetti da tumore; lo scorso anno circa il 26% dei pazienti assistiti dalla cure palliative ha presentato un quadro di patologie neurodegenerative, cardiache o respiratorie. – Intervistati GIUSEPPE FORNASIER (PRIMARIO UOC CURE PALLIATIVE BELLUNO) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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