12/02/2021 BELLUNO – Gli artigiani bellunesi hanno presentato un progetto di economia circolare e di sostenibilità ambientale: prevede la raccolta del “rifiuto capelli” nei saloni degli acconciatori per riciclarlo e impiegarlo in vari settori || Capelli, da rifiuto a risorsa da valorizzare nell’economia circolare con molteplici usi: lo si è visto a Mauritius dove i capelli umani sono stati utilizzati per assorbire gli idrocarburi in mare. Una startup francese, Capillum, ha in animo di ricavare la cheratina dai capelli per realizzare prodotti per la cura della pelle e altre innovazioni destinate all’agricoltura. A Belluno Confartigianato ha sposato il progetto con la collaborazione della categoria degli acconciatori e dell’Enaip di Feltre.Il progetto è nato dalla curiosità di una docente dell’Enaip di Feltre, spiega Ivana Del Pizzol – presidente della categoria degli acconciatori di Confartigianato Belluno – che parla di una esperienza positiva che infonde ottimismo. La docente è a sua volta parrucchiera, si chiama Celine Masset e stamattina affiancata dal fondatore della start up francese Capillum ha spiegato le possibilità di recupero e riciclo dei capelli: da materiale usato nelle barriere per trattenere gli idrocarburi in mare fino all’utilizzo in agricoltura per la crescita delle piante. In provincia di Belluno al progetto capillum hanno già aderito in poche settimane 25 saloni; l’idea è quella di arrivare a creare una rete di raccolta dei capelli da riciclare nel territorio. Ieri nei saloni feltrini è iniziata l’avventura: i capelli d’ora in poi non finiranno più nel secco ma in appositi cestoni bianco-verdi facilmente individuabili. Un segno di innovazione nell’ottica della sostenibilità. – Intervistati MICHELE BASSO (DIRETTORE CONFARTIGIANATO BELLUNO) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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