30/03/2025 QUINTO DI TREVISO – A Quinto sta diventando un caso nazionale la vicenda di una famiglia di fatto segregata in casa a causa di una perizia errata da parte del perito nominato dal tribunale. Dopo sei anni di battaglie legali ora gli sfortunati proprietari chiedono aiuto al ministro Carlo Nordio. || Chiede aiuto al ministro per avere un po’ di giustizia Alberto Tarantino che, con la sua famiglia vive da sei anni di fatto prigioniero in casa sua. Quando arriviamo ci accoglie, quasi come un abusivo, passando per una rete tagliata del suo confine non prima di aver chiesto permesso al vicino studio dentistico. E tutto questo perche’ dal suo cancello non si puo’ entrare.Perche’ 6 anni fa Tarantino compra questa abitazione all’asta. E proprio per questo e’ sicuro che non ci possano essere problemi di sorta visto che l’operazione e’ supervisionata dal tribunale. Peccato che il perito nominato non abbia verificato un piccolo ma determinante particolare ovvero che la stradina d’entrata non e’ tutta di proprieta’ e non ha servitu’ di passaggio.Da qui cause e controcause con il vicino e proprietario della stradina fino all’ultima sentenza che ha dato torto a Tarantino con tanto di sanzione fissata in 50 euro a passaggio.In realta’ questi cartelli indicano ben altro col risultato che la famiglia Tarantino non puo’ uscire ma nemmeno ricevere chi viene a trovarli, ma anche il postino o i corrieri che rischiano di dover pagare ogni volta 10 euro a singolo passo sui 5 metri di proprieta’ privata. E il perito? Senza conseguenze, come sta scritto nella sentenza del giudice. 000170L’alternativa sarebbe aprire un’altra strada sul giardino dove, oltre al costo al momento inaffrontabile dai Tarantino, esiste un obbligo che impedisce ogni alternativa ad un viottolo pedonale. Insomma per stare in tema un vicolo cieco che rischia di durare almeno tre anni ovvero i tempi per il ricorso in appello. Da qui la richiesta al ministro Carlo Nordio. – Intervistati ALBERTO TARANTINO (Servizio di Lucio Zanato)

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