25/03/2025 VENEZIA – E’ nuovamente l’inchiesta “Palude” a infiammare il dibattito al Consiglio Comunale di Venezia. Le opposizioni chiedono verifiche al filone d’inchiesta sulle spese elettorali del sindaco, che potrebbe prevedere anche la sua decadenza. || Ca’ Farsetti è nuovamente scossa dall’ultimo filone reso noto dell’inchiesta “Palude”. Al centro ci sono due informative della Guardia di Finanza. Luigi Brugnaro ha dichiarato di avere speso 251.202 euro per la campagna elettorale del 2020, ampiamente dentro il limite dei 330mila euro previsti per legge. Secondo la Guardia di Finanza invece, attraverso due società a lui riconducibili si arriverebbe a 897mila euro. Le opposizioni hanno chiesto agli organi competenti – ed in particolare al Collegio di Garanzia Elettorale – di approfondire una vicenda che se accertata prevederebbe anche la decadenza dalla carica di sindaco. La correttezza dell’erogazione dei contributi nella gestione della campagna elettorale è stata ribadita anche dalla difesa del sindaco. Ma per Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Verde Progressista, Terra e Acqua 2020 e Venezia è Tua, la vicenda è spunto per un’analisi più ampia. – Intervistati GIUSEPPE SACCA’ (CAPOGRUPPO PARTITO DEMOCRATICO VENEZIA), LUIGI BRUGNARO (SINDACO DI VENEZIA) (Servizio di Filippo Fois)
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