22/03/2025 PADOVA – Il 9 dicembre scorso la clamorosa spaccata in una boutique del centro di Padova, con un mega bottino da 100 mila euro. La squadra mobile di Padova ha identificato e arrestato la banda. || Il rapinatore con la coppola e i guanti bianchi sembrava aver fatto tutto da solo la notte del 9 dicembre quando con una smerigliatrice elettrica aveva aperto la vetrina della storica boutique Duca D’Aosta del centro di Padova e aveva fatto razzia di borse e abiti griffati, un bottino da 100 mila euro. In realtà ad agire era stata una banda sgominita tre mesi dopo grazie alle indagini della Squadra Mobile di Padova. Le sequenze del colpo riprese dalle telecamere del negozio, mentre le videocamere cittadine hanno seguito il percorso a piedi del ladro fino alla sua auto parcheggiata ad un centinaio di metri, una vettura a noleggio. Seguendo i movimenti del mezzo i poliziotti sono risaliti al ladro, un 50enne serbo già denunciato per furti in negozi di brand di lusso. Nella notte del colpo a Padova c’era anche un altro connazionale un 45enne con precedenti simili e tra i due c’erano stati contatti telefonici. Il suo ruolo era quello del “palo”. Dopo il colpo di Padova, i due a gennaio a Firenze sono stati arrestati mentre stavano facendo un furto in una boutique del centro storico del capoluogo toscano. I poliziotti padovani ricostruendo i contatti dei due hanno poi idetificato anche un terzo complice, un 60enne serbo che invece era incaricato di trasportare la merce rubata all’estero. Il giorno dopo il furto al Duca D’Aosta infatti aveva ricevuto due valige chiuse con dei lucchetti. Il blitz dei poliziotti nel garage dell’abitazione in provincia di Vicenza dove vive il 60enne ha permesso non solo l’arresto ma anche di ritorvare e sequestrare 60 kg di sigarette di nazionalità serba importate illegamente nel nostro paese e destinate al mercato nero. (Servizio di Valentina Visentin)
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