21/03/2025 BELLUNO – Anche Belluno ha celebrato le vittime delle mafie. Allo scoccare di mezzogiorno, in Piazza dei Martiri, studenti e cittadini si sono alternati nella lettura dei 1.101 nomi dei morti, molti di questi caduti nello svolgimento del loro dovere. || Una lettura pubblica, emozionante e significativa: 1101 nomi, il dato aggiornato ad oggi delle vittime cadute per mano delle mafie, erano 300 il 21 marzo 1996 quelli letti durante la prima Giornata della memoria. Dopo 30 anni, il numero è quasi quadruplicato: semplici cittadini, magistrati, giornalisti, forze dell’ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, politici e amministratori locali. Tutti uccisi dalle mafie semplicemente per avere fatto il proprio dovere.In piazza dei Martiri a tenere vivo il ricordo delle vittime di mafia sono arrivati gli studenti delle superiori e gli alunni della media Nievo: l’evento è stato organizzato da Scuole in rete con l’Ufficio scolastico provinciale, l’associazione Amici delle scuole in rete, la Consulta provinciale degli studenti e l’associazione Libera.In prima fila le più importanti cariche civili e militari della provincia. Una iniziativa parallela e in sostegno a quella che l’associazione Libera quest’anno celebra a Pieve di Cadore, sempre con la partecipazione e l’impegno dei giovani e del pubblico. All’elenco sono stati aggiunti altri 20 nuovi nomi, tra cui 11 donne e 5 minori: appartengono a storie risalenti agli anni ’80 e ’90, ma ci sono anche vittime recenti, segno che le mafie continuano ad uccidere. – Intervistati ANTONELLO ROCCOBERTON (PREFETTO DI BELLUNO), FRANCO CHEMELLO (SCUOLE IN RETE) (Servizio di Tiziana Bolognani)
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