20/03/2025 PREGANZIOL – Graffi sul volto. Forse una lite prima della tragedia. Mauro Pereni è morto per una coltellata che lo ha raggiunto al cuore. E’ questo in sostanza l’esito dell’esame autoptico eseguito dall’anatomopatologo Antonello Cirnelli || Segni al volto e agli arti superiori, come graffi e contusioni che indicano una colluttazione prima della coltellata. Insomma tra i due Barbara Mazzariol 56 anni e Mauro Pereni, 66 anni, ci sarebbe stata una lite violenta poi degenerata nel sangue. Questo potrebbe avvalorare la tesi della difesa. Lei poco dopo l’arrivo dei carabinieri aveva detto di averlo colpito per difendersi. Dall’esame autoptico è emerso che ad uccidere l’uomo è stata un’ unica coltellata al torace: è morto perché il fendente lo ha raggiunto il cuore. Poi si è sviluppata un’emorragia che non gli ha lasciato scampo. La vittima, era riuscita a chiamare i soccorsi, e da solo era salito in ambulanza. Ma la situazione è peggiorata in poche ore. La donna ora arrestata per omicidio volontario aggravato da futili motivi, aveva spiegato ai militari dell’arma che la lite era scoppiata per la casa. L’abitazione era del Pereni e voleva che la 56enne andasse via, che si trovasse un’altra sistemazione. Una convivenza non facile fra i due che si sarebbe deteriorata nel tempo. Lei non sapeva dove andare e questo avrebbe innescato il diverbio. Nell’udienza di convalida la donna si è avvalsa della facoltà di non rispondere. E’ affranta hanno spiegato gli avvocati difensori, in tribunale ha solo pianto. Si trova rinchiusa nel carcere della Giudecca a Venezia. E nelle prossime ore i legali andranno a parlare con lei per capire cosa sia realmente accaduto prima dell’omicidio e cosa possa aver spinto la Mazzariol a prendere un coltello da cucina e colpire l’uomo che l’aveva ospitata. Una situazione complicata per entrambi: lui vedovo e malato, lei era l’amica della moglie, sfratta dal quartiere san Paolo, e senza una casa. Non pensava di averlo ucciso, ci hanno detto gli avvocati. Ha scoperto che Pereni era morto, quando è stata portata in carcere. (Servizio di Daniela Sitzia)
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