19/03/2025 PADOVA – In Tribunale a Padova il processo per l’omicidio di Nicoleta Rotaru, alla sbarra l’ex marito Erik Zorzi. Ascoltati in aula gli audio shock registrati dal cellulare della vittima durante l’ultima violenza. Le ultime parole della donna mentre l’uomo vaneggia e continua ad insultarla mentre Nicoleta esala l’ultimo respiro || E’ un urlo straziante che scuote l’aula del tribunale, poi il rantolio di un respiro che piano piano si affivolisce sovrastato dalle frasi deliranti pronunciate da Erik Zorzi “Nico vattene, Nico ti prego dimmi che ci liberi”. E’ un film dell’orrore quello ascoltato durante la quarta udienza del processo al 42enne camionista di Abano Terme accusato di aver ucciso l’ex moglie Nicoleta Rotaru simunlandone il suicidio. La notte tra l’uno e il 2 agosto del 2023 il cellulare della donna ha registrato la sequenza della violenza. Nicoleta era tornata a casa dopo aver trascorso qualche ora con il nuovo compagno con cui pianificava di rifarsi una vita insieme alle sue bambine, ma Erik Zorzi comincia ad offenderla, un lungo monologo di insulti e volgarità irripetibili quelli che per ore ripete contro di lei che cerca di dormire, ma l’uomo non demorde ed ad un certo punto Nicoleta urla “Erik ti prego smettila”, sono i suoi ultimi istanti di vita. In aula Zorzi ha ascoltato impassibile senza battere ciglio, si è agitato però quando il consulente della Procura ha fatto sentire altri audio di liti tra lui e l’ex moglie e con le figlie anche loro vittime delle sue umiliazioni e dei insulti. Oltre mille ore di conversazioni registrate nel telefono e analizzate come prova non solo del delitto ma anche del carattere violento di Zorzi. Nell’audio della notte dell’omicidio si sentono rumori di un corpo trascinato, di attrezzi metallici e di un seghetto, secondo il pubblico ministero le azioni messe in campo dall’uomo per simulare il suicidio adagiando il corpo esanime di Nicoleta in bagno. La difesa dell’uomo però lo contesta.Gli audio portati in aula si riferiscono a numerose liti avvenute negli ultimi anni “Piuttosto in carcere, ma ti faccio tanto male” diceva Zorzi il 19 giugno del 2023 un mese e mezzo prima della morte di Nicoleta. Per delineare la personalità violenta e prevaricatrice è stato ascoltato anche l’audio registrato il 4 ottobre 2022 in cui è presente la madre di Zorz – Intervistati Avv. SILVIA MASIERO (Legale Erik Zorzi), Avv. AURORA D’AGOSTINO (Legale parti civili) (Servizio di Valentina Visentin)
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