17/03/2025 FARRA DI SOLIGO – La valanga di ieri mattina staccatasi da Forcella Giau dove hanno perso la vita due scialpinisti trevigiani, un terzo è rimasto ferito. Ai nostri microfoni il racconto del quarto compagno di escursione scampato alla tragedia: «Ho fatto di tutto per salvarli» || E’ ancora sotto shock Marco Dalla Longa, 38enne di Col San Martino, sopravvissuto alla valanga staccatasi da Forcella Giau, negli occhi ancora le immagini dei compagni di escursione inghiottiti da quella che descrive come un’onda di neve. Un’uscita organizzata da Abel Ayala Anchundia 38 anni, insieme a lui sei amici, Elisa e il fratello Andrea De Nardi, di 39 e 51 anni, Marco e altri due appassionati. Un percorso programmato prima della partenza, poi all’ultimo la decisione di intraprendere un altro tragitto. Quando la tragedia si consuma Marco, Abel, Elisa e Andrea stanno tornando indietro, vedono alcuni escursionisti spostarsi in un altro pendio per riposarsi e proteggersi dalla bufera che in quel momento imperversa sulla zona. Ma mentre si stanno spostando arriva la valanga: pochi interminabili secondi e la neve travolge Abel ,Andrea ed Elisa, Marco invece viene risparmiato. Appena Marco capisce che i suoi amici sono stati travolti, individua il punto dove li aveva visti l’ultima volta. In attesa dei soccorsi si mette subito a scavare fino a quando trova Abel. Le sue condizioni appaiono subito gravissime, intanto un altro compagno di escursione riesce a individuare Andrea, il volto fuori dalla neve, respira riesce a metterlo in salvo. Resta però Elisa da trovare. Sul posto intanto arrivano i soccorsi, difficile individuare la donna, i segnali Artva, l’apparecchio di ricerca in valanghe, indica un punto, ma le sonde non riescono a trovarla. E’ il cane dell’unità cinofila a individuare il punto esatto, quando anche la 39enne viene estratta dalla neve, è in gravi condizioni. Elisa viene trasportato al Cà Foncello di Treviso dove si spegne qualche ora più tardi, il cuore di Abel invece smette di battere intorno alle 20 all’ospedale di Mestre. Andrea invece viene ricoverato all’ospedale di Pieve di Cadore, dove gli è stato dato supporto psicologico, già nelle prossime ore potrebbe essere dimesso. Per lui e Marco il trauma di una tragedia che si è consumata davanti a – Intervistati MARCO DALLA LONGA (Servizio di Francesca Bozza)
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