17/03/2025 SPRESIANO – Processo Battaggia, in aula i testi della difesa, che ha puntato l’attenzione su un furgone Ducato bianco visto percorrere la strada in cui sarebbe stato gettato nel Piave il cadavere di Anica Panfile, nello stesso momento in cui l’imputato si trovava a Mogliano. || Il processo a carico di Franco Battaggia per l’omicidio di Anica Panfile sul Piave a Spresiano, la difesa gioca le sue carte: in aula una teste, una residente della zona di via Barcador, che il giorno della scomparsa della 31enne vide un furgone sospetto, un Ducato bianco, fare su e giù dalla strada, tanto da suscitare in lei sospetto e preoccupazione. La donna era andata a riferire la circostanza ai carabinieri dopo il rinvenimento del cadavere: per l’avvocato difensore di Battaggia, in via Barcador quel giorno poteva dunque esserci un altro mezzo, condotto da un altro soggetto, che poteva essere stato utilizzato per disfarsi del corpo. Mentre il pick up di Battaggia era a Mogliano. Non solo. In aula, Amedeo Zanardo, presidente del Consorzio di regimazione idraulica fiumi ed esperto del Piave, secondo il quale il cadavere gettato dal ponticello, quel giorno, avrebbe dovuto essere ritrovato poi molto più a valle.Per la difesa, un ulteriore elemento positivo, come pure l’esito dell’esame svolto su una traccia biologica rinvenuta su un tappeto: non era sangue. Prossima udienza il 7 aprile, anche in quel caso sfileranno i testi della difesa, nel tentativo di smontare l’impianto accusatorio che la Procura continua con determinazione a portare avanti. – Intervistati AVV. FABIO CREA (Difensore Franco Battaggia) (Servizio di Lina Paronetto)


Questo contenuto audiovisivo è di proprietà esclusiva di Medianordest. È vietato l’utilizzo, la distribuzione, la riproduzione, o qualsiasi altra forma di elaborazione o condivisione del materiale senza previa autorizzazione scritta da parte di Medianordest.videoid(l9s_Oysx3WY)finevideoid-categoria(a3treviso)finecategoria