17/03/2025 SAN VITO DI CADORE – Travolti dalla valanga a Forcella Giau, a 2.300 metri di quota. I soccorsi arrivati da terra e dal cielo, sono stati complessi. «La situazione climatica ha reso le operazioni difficili e pericolose» || In una prima fase la situazione climatica ha reso impossibile, il decollo degli elicotteri. Dopo l’allarme lanciato, sono partite immediatamente le squadre di soccorso a piedi da San Vito di Cadore, Cortina, Selva Alleghe e Livinallongo. Un ‘operazione altamente pericolosa e difficile. Tre persone era state travolte ed i minuti fondamentali. 40 gli uomini intervenuti sul posto, assieme anche la Guardia di Finanza del soccorso alpino, i vigili del fuoco e le unità cinofile. Ne frattempo una schiarita del tempo ha permesso il decollo di tre elicotteri. Dopo aver individuato e localizzato gli scialpinisti, è iniziata la difficile operazione di scavo per estrarre le persone.«una persona aveva il volto fuori dalla neve – spiega Dimitri De Gol, Vice delegato del soccorso Alpino di Belluno, e l’ abbiamo estratto subito, per gli altri due è stato più complicato, una era sotto due metri, la donna, era a 4 metri di profondità « Bisogna controllare i bollettini prima di avventurarsi, spiega l’assessore regionale alla protezione civile Gianpaolo Bottacin e bisogna evitare di esporsi al rischio perché si mette in pericolo la proprio incolumità e quella del soccorritori» – Intervistati DIMITRI DE GOL (Vice Delegato Soccorso Alpino di Belluno), GIANPAOLO BOTTACIN (Ass. Regionale Protezione Civile) (Servizio di Daniela Sitzia)


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