13/03/2025 PADOVA – Un duro colpo alle bande di ladri è stato inferto dai carabinieri di Padova che hanno individuato il canale di ricettazione e riciclaggio dell’oro rubato nell’intero Nordest. Denunciato il ricettatore, un gioielliere 70enne di Vicenza, e un artigiano orafo di Gazzo Padovano che fondeva i preziosi. Indagati anche i figli del gioielliere. In tutto il Veneto, a Trento e Rimini, oltre 70 le perquisizioni. || E’ nata da un’attività di controllo del territorio l’operazione condotta dai carabinieri coordinati dalla procura di Padova. Nel mirino il principale canale di ricettazione e riciclaggio dell’oro rubato da bande di sinti in abitazioni, ai danni di sfortunati anziani per strada, anche in gioiellerie. Questa parete da “nababbi” scoperta dietro a un cartongesso in un laboratorio di Vicenza di proprietà di un settantenne “gioielliere in pensione” nasconde 380.000 euro in contanti tutti sequestrati. Era il gioiellere il punto di riferimento per le bande specializzate, scoperto durante un’attività nata dal controllo del territorio dall’inseguimento dell’auto di una coppia, su cui era stato posizionato dai militari un Gps, dopo un furto a Legnaro sei mesi fa. Dal laboratorio del settantenne che con i due figli, indagati anche loro, gestisce una gioielleria in centro città, l’oro e l’argento finivano a Gazzo Padovano dove un anziano artigiano orafo trasformava il tutto in lingotti. Professionisti del crimine operativi tra Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino, Emilia Romagna e Lombardia quelli che si servivano dell’ex gioielliere sottoposto a sequestro preventivo dei conti correnti per 500.000 euro. 350 i carabinieri impegnati che solo nelle ultime ore hanno sequestrato 20 chili di oro in lingotti, 30 chili di preziosi ancora da fondere, 30 chili di argento in lingotti, oltre ai contanti trovati dietro la parete, cellulari, distanziatori e altri oggetti. Oltre 70 le perquisizioni eseguite, quattro gli indagati per ricettazione e riciclaggio, otto gli arresti eseguiti durante i sei mesi di osservazione. Un’indagine che va avanti. Incensurati i quattro indagati, anche il gioielliere. – Intervistati Gen. MICHELE CUCUGLIELLI (Comandante Provinciale Carabinieri di Padova) (Servizio di Chiara Gaiani)
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