VENEZIA – Crisi senza fine per il commercio in Piazza San Marco a Venezia. Chiusa un’attività su quattro, le previsioni per i prossimi mesi sono pessime. || Più del 60% del turismo che conta nel bilancio delle attività di Piazza San Marco è extra europeo ed è quasi totalmente scomparso. Raramente si è assistito ad una crisi in grado di radere al suolo in così poco tempo un tessuto commerciale che fino a ieri appariva di una floridezza inattaccabile. Chi ancora resiste non vende quasi niente e le spese sono rimaste ingenti a partire dagli affitti che sono rimasti ai livelli pre crisiNella quasi totale assenza d’introiti le attività che ancora riescono a tenere aperto sono spesso quelle di chi non è in affitto.Lo spopolamento ha reso Venezia incapace di resistere da sola anche per pochi mesi. Sfruttata oltre ogni limite, l’industria turistica che movimentava miliardi di euro l’anno si è dimostrata un gigante dai piedi d’argilla.Se Venezia e i veneziani hanno commesso qualche peccato nella gestione della propria città, oggi li stanno pagando con gli interessi. Senza contare ciò che sta accadendo nel resto della città, la crisi per le attività di Piazza San Marco è appena iniziata. – Intervistati CLAUDIO VERNIER (PRESIDENTE ASSOCIAZIONE PIAZZA SAN MARCO), MARIO FABRIS (COMMERCIANTE), SETRAC TOKATZIAN (GIOIELLIERE)


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