12/03/2025 CHIARANO – Ferito con due colpi di pistola, aveva rischiato la vita un 37enne kosovaro. La Procura ha chiesto l’archiviazione del caso. «Prove solo indiziare per sostenere un processo» || Era stato raggiunto da due copi di pistola davanti alla sua abitazione mentre stava andando a lavoro. Un agguato in piena regola. A terra ferito, era rimasto un 37enne del kosovo. A sparare due persone in sella ad uno scooter che subito dopo erano fuggiti facendo perdere le tracce. Nel fascicolo aperto da Procura per tentato omicidio era stato scritto un parente della vittima, connazionale. Ma le prove sono solo indiziare e ambivalenti. Così il pubblico Ministero Giovanni Valmassoi ha chiesto l’archiviazione del caso. Insomma la sparatoria avvenuta il 7 marzo a Chiarano per ora rimane senza colpevoli. I due responsabili della sparatoria avevano un casco integrale. E nonostante la vittima avesse spiegato agli investigatori che l’unica persona che con la quale aveva avuto problemi era proprio quel familiare, non ci sono abbastanza prove solide per sostenere il processo. «E’ vero che si parla della certezza della pena, spiega il sindaco di Chiarano Stefano De Pieri, ma bisogna prima avere anche un colpevole certo». Chiarano fra l’altro è stato teatro anche di un altro fatto di sangue. Un’altra sparatoria avvenuta lo scorso febbraio fuori da un bar nel cuore del comune. Il sindaco spera che le forze dell’ordine possa chiudere il cerchio sull’agguato del 37 enne, per l’altro fatto c’è già una persona arrestata reo confessa – Intervistati STEFANO DE PIERI (Sindaco di Chiarano) (Servizio di Daniela Sitzia)
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