12/03/2025 VENEZIA – Nell’ultimo anno in Veneto ci sono state quasi 26mila aggressioni in ospedale o al pronto soccorso. La Regione ha disposto in via sperimentale la distribuzione al personale di un braccialetto con cui lanciare l’allarme e, per ora solo nel Veneto Orientale, di una bodycam che filma i comportamenti violenti. || Le aggressioni al personale sanitario in Veneto rappresentano non solo un fenomeno sconcertante nei contenuti ma una vera e propria emergenza nei numeri. Per garantire la sicurezza degli operatori sanitari in ospedali e Pronto Soccorso la Regione distribuirà in via sperimentale un dispositivo simile ai moderni smartwatch e, per ora solo nell’Ulss 4 Veneto Orientale, body cam.Il “braccialetto” oltre a garantire un sistema di allarme immediato, fornirà informazioni sull’esatta posizione e sullo stato vitale di chi lo indossa, come un’eventuale caduta a terra. Qui la sperimentazione avrà una durata tra gli 8 e i 9 mesi. Le body cam saranno invece sperimentate per due mesi nelle strutture dell’Ulss 4: dispositivi leggeri, applicati alle divise con dei magneti, con i quali il personalepotranno registrare le eventuali condotte di utenti aggressivi. – Intervistati LUCA ZAIA (PRESIDENTE REGIONE VENETO), MAURO FILIPPI (DIRETTORE GENERALE ULSS4 VENETO ORIENTALE) (Servizio di Filippo Fois)


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