04/03/2025 VENEZIA – Anche il Patriarca di Venezia, monsignor Francesco Moraglia, si unirà al digiuno per chiedere la liberazione del cooperante 45 enne italiano originario del Lido di Venezia, che si trova arrestato in Venezuela dal 15 novembre. || Arriva un segnale forte di vicinanza e condivisione della loro speranzosa attesa alla famiglia di Alberto Trentini. E da una voce forte e autorevole, ma anche mite e di pace, come quella del Patriarca di Venezia. Anche monsignor Francesco Moraglia digiunerà per chiedere la liberazione del cooperante quarantacinquenne italiano, originario del Lido di Venezia, che si trova arrestato in Venezuela dal 15 novembre, dove si trovava con una organizzazione non governativa per dare aiuto ai disabili. Così il Patriarca Francesco ai nostri microfoni. Il digiuno a staffetta partirà proprio dal Mercoledì delle Ceneri. Un digiuno a staffetta di 24 ore, in cui ciascuno potrà aderire per una giornata, che proseguirà fino a quando Alberto non sarà tornato a casa sano e salvo. Le adesioni del gruppo di amici, colleghi, uomini delle istituzioni sono già più di 320 per questa “maratona” Già il parroco di Sant’Antonio, don Renato Mazzuia, aveva confermato come anche la comunità cristiana di Città Giardino al Lido di Venezia ne fosse promotrice.Alla presentazione della relazione 2024 dell’Intelligence, l’Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica Italiana, Alfredo Mantovano, ha dichiarato:”Siamo oggi impegnati a restituire ai suoi familiari, Alberto Trentini dal novembre scorso detenuto per ragioni non chiare in Venezuela. E’ una situazione complessa e di difficile soluzione – ha ribadito Mantovano – abbiamo attivato tutti i canali e confermo ai genitori che stiamo investendo ogni sforzo per rendere possibile il rientro”. – Intervistati MONSIGNOR FRANCESCO MORAGLIA (PATRIARCA DI VENEZIA) (Servizio di Lorenzo Mayer)
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