27/02/2025 SETTEVILLE – Il caso dei maltrattamenti agli anziani non autosufficienti ospiti della casa per ferie ad Alano di Setteville: la Procura di Belluno ha chiesto il rinvio a giudizio per sette operatori e i due titolari della struttura gestita dalla locale cooperativa San Vincenzo. || L’orrore della vicenda, che risale a maggio del 2023 e che è emersa solo nel giorno dell’udienza preliminare davanti al Gup di Belluno Elisabetta Scolozzi, emerge dagli atti del fascicolo delle indagini condotte dai carabinieri di Feltre e delegate dalla Procura che aveva ricevuto la segnalazione di un dipendente. Dietro all’immagine serena della “casa vacanze” per anziani ad Alano di Setteville si sarebbero celate azioni disumane nei confronti di 36 ospiti della struttura gestita dalla cooperativa San Vincenzo: i titolari, Emanuele Auletta di 33 anni e la moglie Maria Iavazzo di 30, entrambi di Pederobba, sono accusati di circonvenzione d’incapace e riciclaggio. Per la coppia e altri sette dipendenti, quattro della provincia di Treviso, due vicentini e un padovano, l’accusa è di maltrattamenti: dall’uso di cinture di contenzione, agli strattonamenti, manate, pizzicotti, somministrazione inadeguate di farmaci da parte di addetti non infermieri, incuria dell’igiene personale degli ospiti nella stragrande maggioranza bellunesi. Le famiglie si costituiranno parte civile. Secondo la difesa, le contestazioni alla struttura derivano dalla mancata autorizzazione a ospitare soggetti non autosufficienti, ma vengono negati altri presunti maltrattamenti. Le indagini si sono avvalse delle immagini impresse da microcamere installate dai militari dell’Arma nella struttura che hanno agevolato a ricostruire un quadro degli orrori. La prossima udienza è stata fissata per il 2 aprile. (Servizio di Tiziana Bolognani)


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