24/02/2025 CORTINA D’AMPEZZO – Dubbi si affastellano sul presunto sabotaggio all’interno del cantiere olimpico della pista da bob, slittino e skeleton a Cortina. La Procura di Belluno, d’obbligo, ha aperto un fascicolo per danneggiamento aggravato e furto e le indagini sono seguite dai carabinieri del comando provinciale di Belluno. || Danneggiamento aggravato e furto. Sono queste le ipotesi di reato sulle quali la Procura di Belluno sta lavorando per venire a capo del presunto sabotaggio all’interno dell’area del cantiere dello sliding centre a Cortina.Chi ha spostato quel tubo per la refrigerazione lungo 12 metri, pesante mezza tonnellata circa? L’ha, o l’hanno mosso con la sola forza delle braccia o con l’aiuto di un mezzo? E ancora, si è trattato di un gesto volontario o di un incidente? A questi, e ad altri quesiti, stanno cercando di rispondere gli inquirenti con le indagini ad hoc partite dai rilievi in cantiere, innanzitutto, e proseguite con la visione delle immagini impresse nel circuito di videosorveglianza che si dice attivo h24 e il monitoraggio dei sistemi anti intrusione.Oggi ai sopralluoghi dei carabinieri, che già si alternano con le altre forze di polizia nei servizi di vigilanza rafforzati da sabato su impulso del prefetto che ha riunito il Comitato ordine e sicurezza pubblica, si è aggiunto quello atteso dei tecnici del Comitato olimpico internazionale.”Sul cantiere del bob qualcosa di strano c’è stato, e non è neanche la prima volta” ha detto oggi il presidente della Regione Luca Zaia. Sul punto, in particolare, Zaia ha fatto riferimento “a qualche ‘scappato di casa’ che pensa di fermare le grandi opere o le grandi iniziative come questa”. Per le associazioni ambientaliste, ha già risposto Luigi Casanova, presidente di Mountain Wilderness: “In assenza di qualunque minima prova, si è cercato di individuare il colpevole in chi si è sempre battuto in maniere trasparente e pacifica – scrive Casanova – noi abbiamo sempre agito nella legalità”. Ma la tempestività dell’incidente, coincidente con il sopralluogo del Cio nel cantiere, dà adito anche ad altre osservazioni. Una su tutte: “I lavori – afferma Luigi Casanova – checché se se dica, sono in ritardo ed è probabile che si debba chiedere una deroga temporale, anche lunga, al collaudo”. – Intervistati LUCA ZAIA (PRESIDENTE REGIONE VENETO) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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