20/02/2025 VENEZIA – L’invasione che caratterizza le giornate di Carnevale a Venezia, raddoppia anche le conseguenze negative dell’attività notturna dei centinaia di locali presenti in città. Secondo il “Comitato Danni da Movida”oramai a Venezia tutto è lecito. || A Venezia nella prima domenica di Carnevale si è raggiunta la cifra “monstre” di 175mila visitatori (l’equivalente in abitanti di quella che sarebbe la 20^ città italiana per popolazione). 175mila persone per lo più inevitabilmente ammassate nelle solite quattro o cinque zone. Calcolando che anche solo una piccola percentuale di questa massa – ed è spesso la più giovane – decida di fermarsi anche la sera, significa avere decine di migliaia di persone in strada, non di rado impegnate in quelli che poeticamente vengono definiti “bacaro tour”. Secondo la consigliere di “Venezia E’ Tua” Cecilia Tonon, la contraddizione non è tanto nel fatto che a Carnevale non ci sia il contributo d’accesso, è il fatto che anche quando è attivo, questo finisca alle ore 16. In una città già piena di locali, secondo il comitato Danni da Movida nell’ultimo decennio ne sono stati aperti un altro centinaio, e solo negli ultimi quattro anni sono apparsi 50 nuovi plateatici. – Intervistati MARTINA ZENNARO (DIRETTIVO COMITATO DANNI DA MOVIDA), CECILIA TONON (CAPOGRUPPO VENEZIA E’ TUA) (Servizio di Filippo Fois)


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