18/02/2025 LONGARONE – E’ in dirittura d’arrivo in Parlamento il reato di omicidio sul lavoro. Un tema discusso da avvocati e consulenti in fiera a Longarone dove si e’ ribadito come in caso di infortunio mortale non risponda solo il datore di lavoro ma anche il committente. || Chiunque cagioni per colpa la morte di una persona con violazione delle norme sugli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali è punito con la reclusione da due a sette anni. Questo il primo articolo della legge che introduce il reato di omicidio sul lavoro e che e’ in discussione in parlamento. Una norma che vuole contrastare una tragica statistica Pene che aumentano se ad esempio non sono stati forniti i dispositivi di sicurezza ai dipendenti ma anche all’imprenditore che non ha provveduto ad assicurare i prestatori d’opera ma anche terze persone presenti nei luoghi di lavoro o nei cantieri. Una legge che pero’, secondo consulenti ed avvocati non bastera’ a fermare le morti bianche.Che in pratica sarebbero tutte le regole aziendali antinfortunistiche che ogni azienda dovrebbe mettere a bilancio. Condizionale d’obbligo perche’ la sicurezza ha un costo e se non appicata permette alle aziende una competitivita’ economica seppur sleale. Ma anche chi commissiona il lavoro deve stare attento nell’assegnazione dell’appalto, sia essa una grande azienda oppure un semplice condominio. – Intervistati AVV. INNOCENZO MEGALI (Consiglio nazionale consulenti del lavoro), AVV. ANTONIO PRADE (Consulente sistemi sicurezza sul lavoro) (Servizio di Lucio Zanato)


Questo contenuto audiovisivo è di proprietà esclusiva di Medianordest. È vietato l’utilizzo, la distribuzione, la riproduzione, o qualsiasi altra forma di elaborazione o condivisione del materiale senza previa autorizzazione scritta da parte di Medianordest.videoid(Hz8eEJt8LBg)finevideoid-categoria(a3treviso)finecategoria