18/02/2025 TREVISO – Chiuse le indagini della Procura di Treviso sulla banda di quattro tecnici che per mesi ha razziato i trasmettitori dalle antenne telefoniche creando disservizi ai cellulari di mezzo Veneto e anche del Friuli Venezia Giulia. I responsabili verso il processo || Impossibile chiamare ed essere chiamati, impossibile connettersi. Perchè i trasmettitori erano stati razziati. Telefonini bloccati, un disservizio enorme, in tilt migliaia di cellulari Wind in varie zone tra Veneto e Friuli Venezia Giulia da luglio 2022 a gennaio 2023. I sei mesi da incubo in cui ha operato la banda delle antenne: 37 colpi messi a segno per i quattro ritenuti responsabili: tecnici specializzati, dipendenti di una società di Monselice, nei confronti dei quali la Procura di Treviso ora ha chiuso le indagini e per i quali si attende la richiesta di rinvio a giudizio. Secondo gli inquirenti i quattro, agendo sempre tra loro in coppia, fingevano di dover fare degli interventi di manutenzione agli impianti di trasmissione. Poi, una volta saliti sull’antenna, la tecnica era sempre la medesima: tranciavano i cavi di connessione degli apparati per rubare i trasmettitori, per l’esattezza sempre tre unità radio, che poi probabilmente rivendevano all’estero. Nel mirino gli apparecchi di Wind, che dei disservizi non aveva alcuna responsabilità, nonostante gli strali degli utenti, ignari che il gestore fosse a sua volta vittima della banda. Sei mesi di razzie concluse grazie alle indagini dei Carabinieri. Nei guai sono finiti un 57enne residente a Terni, un 47enne di Villafranca, in provincia di Verona, e due cittadini romeni, rispettivamente di 49 e 28 anni residenti nel padovano e nel vicentino. Il primo colpo a Cornuda, depredando l’impianto Wind di via Ugo Foscolo. Poi, vista la facilità del colpo, i quattro hanno pensato bene di continuare su quella strada con una impressionante sequenza di raid: nella Marca a Oderzo, Castelfranco, Ponzano, Casier, Zero Branco, Vedelago, Mareno di Piave, Vittorio Veneto e Codognè; nel vicentino a Dueville, Bolzano Vicentino, Altavilla Vicentina, Montecchio Maggiore, e Rosà. Nel veronese a Soave, Lazise e Bussolengo; nel veneziano a Spinea, Mirano e Borbiago di Mira, in Friuli Venezia Giulia a Pordenone, Porcia, Fontanaf – Intervistati FABIO MAGGIO (Vice Pres. Provincia di Treviso con delega Innovazione Digitale) (Servizio di Daniela Sitzia)


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