13/02/2025 AURONZO DI CADORE – Dura vita per i turisti, falsi residenti, pronti a trasferire la residenza per non pagare l’IMU sulla seconda casa: un’indagine delle Fiamme Gialle di Auronzo ne ha scoperti 130 e, insieme a loro, anche 20 titolari di attività ricettive e di aziende del settore occhialeria per una evasione totale di IMU pari a 850 mila euro. || Seconde case in montagna al setaccio della Guardia di Finanza a caccia dei “furbetti” dell’IMU, cioè di chi acquista un alloggio e per non pagare l’imposta trasferisce fittiziamente la propria residenza fra le Dolomiti. All’ombra delle Tre Cime era capitato poco meno di un anno fa quando le Fiamme Gialle intercettarono 43 proprietari di casa fintamente residenti nelle Terre Alte; stavolta il numero di chi aveva ottenuto i benefici fiscali è più che triplicato. 130 i falsi residenti scoperti dalla Guardia di Finanza della tenenza di Auronzo e, insieme a loro, anche 20 titolari di aziende dei settori turistico-alberghiero e dell’occhialeria. Complessivamente i militari del nucleo di polizia economico finanziaria ha accertato un’evasione di Imu pari a 850 mila euro a fronte di una base imponibile di oltre 120 milioni. Per smascherare l’inganno c’è voluto tempo: i finanzieri che hanno condotto l’operazione “Nemo Est” hanno spulciato dichiarazioni fiscali, eseguito sopralluoghi e incrociato banche dati. Fondamentale è stata la verifica dei consumi sulle bollette di luce, acqua e gas, risultati stagionali e perciò incompatibili con la destinazione degli immobili e delle attività per le quali il trasferimento della residenza aveva garantito l’esenzione dell’IMU. L’indagine della Guardia di Finanza si inserisce nella più ampia azione di tutela a favore delle entrate publiche. L’attività di recupero dell’IMU evasa e delle imposte non versate è già partita. (Servizio di Tiziana Bolognani)
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