11/02/2025 PADOVA – Tra gli effetti della zona rossa a Padova anche l’incremento delle multe ai senzatetto nell’area della stazione. Ai nostri microfoni il racconto di una di loro. Intanto il sindaco Giordani commenta: «Le marginalità estreme vanno affrontate con umanità» || Seduta sulle scale delle cucine popolari, tutta una vita stipata in una borsa nera. E’ in una tasca di questa borsa che Ligia conserva le multe che le sono state fatte, quasi tutte negli ultimi giorni. Due solamente sabato nel giro di poche ore. Aumentano i controlli in stazione dopo l’istituzione della zona rossa a Padova, e aumentano le sazioni, nel mezzo finiscono molti sentatetto che vengono multati per bivacco vietato dal regolamento di polizia urbana in tutta l’area della stazione. Sulla vicenda delle multe ai senzatetto è intervenuto anche il sindaco di Padova Sergio Giordani: “Penso che sia indispensabile evitare polemiche e proprio con questo intento vorrei chiarire che, ne sono certo, non solo la Giunta, ma tutte le Istituzioni della città vivono nella sincera convinzione che i fenomeni di marginalità estrema vanno gestiti con grande umanità, con l’attenzione alla cura della dignità delle persone e con percorsi di accompagnamento virtuosi. Quanto accaduto non ha colpevoli o responsabili da ricercare, ma semmai mi fa capire come tutte e tutti dobbiamo entrare in un sempre maggiore coordinamento dove, io per primo, dico a me stesso che possiamo e dobbiamo fare di più tutti assieme” ha scritto in una lunga nota il primo cittadino. La storia di Ligia è emblematica e rappresenta le tante storie di marginalità che affollano la stazione. Ligia, in Italia da 23 anni fino al 2020 aveva un impiego come badante, ora vorrebbe solo operarsi per poter tornare a lavorare. Anche le cucine popolari sono sulla stessa linea del sindaco e si uniscono all’appello per chiedere alle istituzioni e alle forze dell’ordine di trovare strade comuni per aiutare le persone più vulnerabili, sole e povere. “Non è con le multe ai più poveri che si risolve il problema del degrado di una città, ma con politiche di contrasto alla povertà e di sicurezza che coniughino le norme con la dignità delle persone” scrive in una nota la Fondazione Nervo Pasini. (Servizio di Valentina Visentin)


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