09/02/2025 PONTE DI PIAVE – Il caso caporalato venuto alla luce la scorsa estate che aveva visto coinvolti diversi cittadini indiani impiegati nelle campagne della Marca. Con un paradosso denunciato dalla Cgil || Otto lavoratori che avevano portato alla luce un caso di caporalato tra le campagne della Marca costretti a vivere in una casa fatiscente a Negrisia di Ponte di Piave hanno deciso di proseguire l’iter per il permesso di soggiorno supportati dalla Flai Cgil e da qualche settimana hanno ricevuto il documento. Ora, dopo aver trovato anche un’abitazione, questi cittadini si trovano ad affrontare un’altra situazione a dir poco paradossale, la difficoltà a trovare lavoro visto che nessun imprenditore al momento è stato disponibile ad assumerli. Flai Cgil ha presentato al governo una proposta per una legge che preveda «subito il permesso di soggiorno per quei lavoratori che denunciano casi di sfruttamento» spiega Paolo Casanova di Flai Cgil che aggiunge «un incentivo per portare a galla casi di sfruttamento perchè altrimenti difficilmente i lavoratori denunceranno per timore di perdere il lavoro». Intanto sta per vedere la luce il progetto di un camper che possa portare il sindacato direttamente tra i lavoratori per contrastare ulteriormente il caporalato in agricoltura «tra un mese -dice Casanova- dovrebbe essere operativo e già in strada» – Intervistati PAOLO CASANOVA (Flai Treviso) (Servizio di Francesca Bozza)
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