05/02/2025 VENEZIA – Inchiesta Palude. La Corte Suprema ha ordinatoalla Procura di restituire cellulari, computer, e-mail e di non utilizzarli nell’indagine che vede il sindaco Brugnaro e il suo staff accusati di concorso in corruzione. || La Corte di Cassazione ha dichiarato nullo il «decreto di sequestro del 15 luglio emesso dal pubblico ministero presso il Tribunale di Venezia nei confronti di Derek Donadini e Morris Ceron» e «dispone la restituzione di quanto sequestrato». Cosi si legge nell’ordinanza che ha accolto il ricorso presentato dagli avvocati del direttore generale del Comune di Venezia Morris Ceron e del vice capo di gabinetto Derek Donandini, che avevano impugnato la decisione del Tribunale del Riesame di Venezia.Nulla di quanto sequestrato, dunque, tra computer, cellulari, e-mail, potrà essere utilizzato per motivare eventuali accuse nei confronti di Ceron e Donadini, indagati, con l’accusa di concorso in corruzione insieme al sindaco Brugnaro nell’ambito della vicenda dei Pili, che vede indagato anche il magnate cinese di Singapore. Vicenda cui, invece, l’ex assessore Boraso continua a dichiararsi estraneo. (Servizio di Ilaria Marchiori)
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