04/02/2025 SUSEGANA – Dopo l’aggressione choc di Capodanno – con un 18enne ferito gravemente – e le proteste dei residenti, un bar di Ponte della Priula vieta l’ingresso ai cosiddetti “maranza”, che indossano tuta e cappellini. Il cartello, affisso all’ingresso, sta diventando un caso. || Sta facendo discutere il cartello già bollato come “anti-maranza” comparso nelle ultime ore all’ingresso del Casanegra, locale di Ponte della Priula, da cui a Capodanno aveva preso il via il sanguinoso alterco culminato con l’aggressione di un 18enne, sfregiato al volto con un coccio di bottiglia e per il quale all’inizio si era temuto il peggio. Per giorni le tracce di sangue sull’asfalto raccontavano di una tragedia sfiorata, simile nelle dinamiche all’accoltellamento choc di via Castelmenardo a Treviso.In realtà, l’episodio aveva scoperchiato il classico vaso di Pandora, con i residenti esasperati per le frequentazioni del locale, gli schiamazzi e il degrado. Troppi giovani scalmanati, troppa maleducazione.Da qui l’incontro tra titolari e Comune per trovare una via d’uscita.Ecco quindi l’arrivo di un vigilante e la selezione all’ingresso: “No cappellini, no tuta”, l’indicazione che sembra ritagliata per il popolo dei “maranza”, i tamarri 4.0 spesso protagonisti di risse ed episodi al limite. – Intervistati NICOLA PALUMBO (Mattorosso Montebelluna) (Servizio di Cristian Arboit)
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